Recensione: Space Hulk

Il 2011 è stato l’anno dell’uscita di Dreadfleet, gioco del quale ho fatto una recensione poco tempo fa, e nel 2012 già tutti si aspettano un remake dell’inossidabile (e ottimo) Blood Bowl, ma mentre tutti ancora aspettano con trepidante attesa un remake dell’epico (e costosissimo) Warhammer Quest, non bisogna dimenticare che nel 2009 la Games Workshop ha già rieditato uno dei suoi più grandi giochi in scatole di sempre: Space Hulk.
Questo gioco fantascientifico, ambientato nell’universo di Warhammer 40k, ha ancora un gameplay unico e rimane costantemente tra i migliori 100 giochi da tavolo di sempre. Mi sembrava sbagliato giudicare Dreadfleet senza parlare anche di questo suo importante predecessore e ho quindi deciso di scrivere questa recensione.

Informazioni su Space Hulk – Terza Edizione

Produttore: Games Workshop
Tipo di Gioco: “Dungeon Crawler” Tattico Fantascientifico
Numero Giocatori: 2
Durata partita: Varia molto in base allo scenario, minimo 45 minuti/1 ora
Complessita Regole: Media/Semplice
Prezzo: Intorno ai 100+ euro se si cerca bene, ma è fuori produzione

 

Scatola di Space Hulk

Visione d’Insieme

Space Hulk assomiglia molto ai classici Dungeon Crawler a prima vista, ma in realtà è un gioco diverso e profondo. Fondamentalmente un giocatore comanda una squadra di Space Marine Terminator degli Angeli Sanguinari, mentre l’altro guida i temibili Genoraptor. La scatola a prima vista si presenta molto curata, in cartone rigido e lucido, uguale a quello di Dreadfleet, con un artwork di ottima fattura e le immagini delle varie miniature assemblate e dipinte sui bordi. Il contenuto è di altissimo livello, veramente top della gamma nel mondo dei giochi da tavolo. Troviamo una notevole quantità di sprue in plastica che ci permetteranno di creare 12 Space Marines e 22 Tiranidi, oltre che ad un Signore della Nidiata e ad altri piccoli elementi di gioco. In plastica sono anche i supporti delle 20 porte che andremo poi ad utilizzare per rappresentare le mappe dei vari scenari.
Passando ai componenti in cartone si resta sbalorditi per la loro qualità, ogni singolo elemento è decisamente spesso, lucido e molto resistente, con un ottima grafica. Ci sono moltissimi segnalini che serviranno a vari scopi durante il gioco e inoltre troveremo ben 67 tile, rappresentanti stanze, corridoi e incroci, che serviranno alla creazione degli scenari.
Ultimi, ma non meno importanti, sono la clessidra, che serve a limitare il tempo d’azione degli Space Marine, la tabella, per segnare i punti azione e le munizioni rimaste, e i Dadi necessari per giocare.
Le regole sono contenute su un libretto di 23 pagine che indica anche come montare le miniature (che teoricamente non necessitano di colla, ma si incastrano), gli scenari, in tutto 12, sono invece contenuti insieme al background in un altro volumetto di 47 pagine. I Due volumi sono graficamente curati, ma in linea con prodotti simili, a differenza di quello di Dreadfleet che sembra più un prodotto collezionistico ed è molto più voluminoso.

 

Tiles della mappa di gioco

 

Alcuni dei vari componenti di gioco

Alcuni dei vari componenti di gioco

La Miniature

Le 38 miniature del gioco sono ottimamente curate, di altissimo livello qualitativo. Non ci sono 2 Space Marines uguali tra di loro, nemmeno quelli con lo stesso equipaggiamento e anche tra i Genoraptor vi sono differenze consistenti. Come nota negativa posso dire che sono talmente massicce che occupano completamente le caselle di movimento e quando ci ritroveremo con molti marines ravvicinati ci potrebbero essere situazioni un po’ “ingombranti”.
I Genoraptor hanno tutti le stesse regole in combattimento, non possono tirare e sono molto più forti in mischia di uno Space Marines con semplice Maglio Potenziato. I Marines dal canto loro si differenziano per l’equipaggiamento che portano con se: i modelli base hanno un semplice requiem d’assalto che consente loro di sparare dalla distanza, ma altri soldati sono dotati di armi più avanzate come Lanciafiamme, Cannone d’Assalto o varie armi da mischia speciali. Spiccano tra le due fazioni il Bibliotecario, che può impiegare i poteri psichici durante il gioco, e il Signore delle Nidiata, che è in sostanza un Tiranide più forte.

 

Miniature Space Marine

Miniature Genoraptor

Preparazione del Gioco e Svolgimento

Stabilito lo scenario, il giocatore degli Space Marines controlla nella descrizione quali sono i modelli che potrà impiegare e li schiera, il primo turno è sempre il suo. I Modelli Genoraptor non iniziano il gioco sulla plancia in quanto arrivano turno dopo turno come rinforzi, di nascosto. Nel turno degli Space Marines il giocatore deve prima pescare un segnalino ordine segretamente e controllarlo, questi segnalini gli garantiscono punti extra da spendere come azioni durante la fase di attivazione dei suo modelli o come reazioni nel turno avversario. Se lo scenario consente di schierare un Sergente, e questi è ancora in vita, il giocatore può cambiare il segnalino che ha pescato con un’altro, ma deve per forza accettare quello nuovo.
Si passa poi alla Fase delle Azioni degli Space Marines, dove si possono attivare ad uno ad uno i vari modelli, ognuno dei quali può compiere fino a 4 azioni, limite che si può superare però spendendo i punti ordine ottenuti in questo turno. Un Marine può muoversi in varie direzioni, anche se rispetto ad un Genoraptor ha delle limitazioni più stringenti in questo senso, in quanto non può compiere passi laterali e può voltarsi con un azione al massimo di 90°. Per ovviare a questi malus i Marines possono muoversi e sparare ad un bersaglio a tiro senza costi aggiunti a quello di movimento. I Marines possono anche spendere punti per aprire e chiudere le porte che incontrano sulla mappa.
Tirare è un’altra azione disponibile ed è anche il principale mezzo per sbarazzarsi degli alieni. A seconda dell’Arma impiegata si tira un determinato numero di dadi, due per il Requiem d’Assalto, e si elimina un Genoraptor se si ottiene almeno un 6 come risultato in un dei dadi tirati; naturalmente valgono le consuete limitazioni di gittata e linea di vista che si vedono in questo genere di giochi, ma è anche possibile impiegare il “Fuoco Prolungato” che consiste nello sparare nuovamente allo stesso bersaglio nel caso in cui sia sopravvissuto, cosa che consente di eliminarlo anche solo con un 5 come risultato di uno dei Dadi. E’ inoltre possibile sparare alle porte per distruggerle e può capitare l’arma con cui si tira rimanga inceppata, situazione che richiede di perdere azioni per essere ripristinata.
Le azioni di Allerta consentono ad uno Space Marines di prepararsi e di sparare ai Genoraptor che si muovono nel suo raggio di fuoco nel turno dell’avversario, senza spendere punti azione o ordine aggiuntivi.
Le azioni di Assalto permettono di attaccare in mischia un nemico, in realtà questa capacità è molto più utile ai Genoraptor che tirano tre dadi contro il singolo dado tirato dal Marine con equipaggiamento standard. Il Sergente in questo caso ottiene dei bonus alla risoluzione degli assalti ed è anche possibile distruggere in mischia le porte.
L’ultima azione a disposizione dei Marines è quella di Guardia, che permette loro di ritirare un dado assalto nel caso in cui vengano attaccati da un Genoraptor in mischia.
Oltre a tutto questo va ricordato che il turno dei Marines è a tempo, nel caso in cui la clessidra si esaurisca prima che il giocatore abbia completato tutte le sue azioni, egli dovrà immediatamente passare la mano all’avversario.
Finito il turno degli Space Marines è arrivato il momento di utilizzare i Genoraptor, i quali possono compiere solo azioni di movimento e di assalto in mischia, non possono tirare ne mettersi in allerta o in guardia, ma ogni Genoraptor ha ben 6 punti azione a dispozione, senza possibilità di punti ordine aggiuntivi però. Infatti, al posto della fase di acquisizione dei punti ordine, i cari Alieni hanno la Fase dei Rinforzi. I Genoraptor entrano in battaglia in incognito, tramite segnalini coperti che indicano quanti Modelli posizionare una volta rivelati, ma solo il loro controllore sa quanti siano. Lo scenario indica il numero di segnalini rinforzi da pescare casualmente ogni turno, il giocatore li posizionerà poi nelle varie aree di ingresso indicate e potrà spendere punti azione per muoverli sulla mappa.
I Segnlini possono essere rivelati volontariamente dal loro controllore, ma anche involontariamente nel caso in cui vengano visti direttamente da un Marines. Una volta scoperti si sostituiscono con un numero di modelli indicato.
Per il resto i Genoraptor agiscono come i loro avversari nella fase delle azioni, ma i Marines possono spendere i punti ordine rimasti per interrompere i loro movimenti e sparare o compiere azioni fuori sequenza.
Conclusi i turni di entrambi i giocatori si controlla se i requisiti di conclusione dello scenario sono stati raggiunti per vedere se la partita è finita o meno.
Bene o male questi sono i principi generali delle regole, natuarlmente semplificati, visto che vi sono varie regole per equipaggiamenti speciali, per situazioni uniche di alcuni scenari e per i modelli speciali del Bibliotecario e del Signore della Nidiata, ma in ogni caso dovrebbe darvi un idea generale di come si gioca a Space Hulk.

 

Regolamento e Scenari

Stralcio del regolamento

 

Considerazioni Finali

Space Hulk è per me grande gioco. Sul livello del bilanciamento bisogna dire che proseguendo con gli scenari la vita dei Marines diventa sempre più facile, soprattutto visto che dispongono dei modelli più forti inizialmente esclusi, mentre i Genoraptor aumentano semplicemente di numero. In ogni caso, per essere un gioco asimmetirco, in cui le due fazioni agiscono molto diversamente, risulta parecchio equilibrato.
Comprarlo? Il gioco in questione costa, anche se non un esagerazione devo dire, per quello che offre, ma essendo fuori produzione i prezzi si sono gonfiati. E’ possibile cercarlo su forum del settore prima di andare su ebay, dove comunque potrebbe capitare un offerta interessanti ogni tanto, ancora recentemente ne ho visti in vendita a 90-80 euro. Sul target del prodotto posso dire che principalmente può piacere al giocatore medio di boardgame; vi è un giusto mix di casualità e tatticità, molto più che in Dreadfleet, che prevede anche delle carte pescate a caso, e fa riflettere molto sulle azioni possibili durante la partita. Le meccaniche molto tattiche e puzzlestiche dei movimenti richiedono parecchia attenzione e intelligenza, inoltre non va dimenticato che il turno dei Marines è a tempo, cosa che ad alcuni giocatori non piace per niente. Dopo molte partite ho anche notato che giocare con i raptor è un po’ meno divertente, effettivamente si basano molto sulla quantità più che sulle capacità specifiche e anche se gli scenari cambiano si giocano bene o male sempre allo stesso modo. Il fatto dell’ambientazione inoltre non pregiudica la bontà del gioco, potete non sapere nulla di Warhammer 40k e comunque apprezzare appieno le meccaniche e il background.
In conclusione dico che se siete interessati al gioco e vi capità di trovarne uno a meno di 100 euro in buone condizioni potete pensare seriamente di acquistarlo, visto che all’uscita costava poco meno e comunque vale tranquillamente quei soldi anche a livello modellistico.

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4 Responses to “Recensione: Space Hulk”

  1. MaoDantes ha detto:

    Ottima recensione Reppy: grazie mille! Ho giocato la prima edizione di space hulk con gli angeli della morte ed i raptor apprezzando e divertendomi con pennelli/colori e modllismo ultra limitato … quando mio fratello l’ha comperato perchè nella sua collezione di angeli sanguinari non voleva farsi mancare proprio nessun modello l’ho rigiocato volentieri e l’ho trovato veramente molto ben fatto, più equilibrato e tattico (se possibile!) Chissà se su quest’onda di successo dei board game non tirino fuori anche i mitici Space Crusade (comprati e giocati tutti ma perdute tutte le scatole in un trasloco purtroppo!)

    • Reppy ha detto:

      Io sono mesi che cerco di accaparrarmi uno space crusade messo decentemente, anche quello è un gran gioco, ma purtroppo è difficile trovarne a meno di 90 euro…
      Space Hulk prima edizione era molto figo, ci ho giocato un paio di volte, in molti ancora oggi lo preferiscono a questa terza edizione.

      • MaoDantes ha detto:

        Bè puoi sempre cercare la versione per pc abadonware … almeno puoi ancora riprovare l’ebbrezza del sigolo blip che esplode in un dreadnought LOL

  2. Reppy ha detto:

    Ho giocato la versione emulata sul Dobox xD. Non era malaccio all’epoca credo.

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