Intervista con Fireforge Games (1/3)

Wargamesforum.it ha il piacere di annoverare tra i suoi utenti Francesco, alias Lord Ekard, responsabile della Fireforge Games, ditta italiana che produce miniature e wargame, fondata nel 2011.

Francesco ha gentilmente accettato di rispondere ad alcune nostre domande per permetterci di conoscere meglio la Fireforge e i suoi prodotti. Ne abbiamo anche approfittato per parlare con lui dello stato del mercato dei wargame in Italia e all’estero.

Prima di iniziare con le domande, desidererei ringraziare gli amici di wargamesforum che hanno contribuito ad individuare i punti principali da esplorare in questa intervista.

Tenuto conto della sua lunghezza, ho deciso di pubblicare l’intervista in tre parti.

In questa prima parte faremo conoscenza con Francesco e la Fireforge; nella seconda parleremo del prossimo gioco mass battle (ma non solo) fantasyForgotten World e della campagna di crowdfunding con cui è stato finanziato; nella terza e ultima parte ci concentreremo sul gioco Deus Vult, sul mercato dei wargame in Italia e all’estero e concluderemo con qualche anticipazione su progetti futuri.

Buona lettura!

L’AZIENDA

 

Baldovino: Come nasce l’idea di aprire Fireforge Games?

Francesco: La nascita di Fireforge è dovuta da una domanda in particolare “invece che vendere soldatini, perché non li fabbrichiamo noi?” e da lì, prima a tempo perso e poi stabilendo un vero e proprio business plan, sono state poste le fondamenta dell’azienda.

B.: Chi sono i padri fondatori di Fireforge? Quali sono i percorsi personali e professionali che vi hanno portati dal vivere il wargame per passione a farne un mestiere vero e proprio?

F.: Fabio e Angelo sono i due padri della Fireforge. Due grandi appassionati di giochi da tavolo ed ogni genere di wargame, dallo storico al fantasy, dalle scale più piccole come il 10 e il 15mm fino al 28 eroico.

B.: Cosa consigliereste a chi vuole intraprendere lo stesso percorso?

F.: Di essere sempre pronto ad affrontare velocemente e con determinazione ogni sorta di avversità imprevista.

B.: Avete avuto difficoltà particolari nel lanciare la vostra azienda?

F.: Molte. Dalle difficoltà metereologiche come alluvioni e nevicate improvvise, ai meandri della burocrazia italiana fino ai cambiamenti socioeconomici e geopolitici avvenuti nell’ultimo decennio.

B.: In cosa vi sentite “diversi” rispetto alle altre aziende che operano nel settore? Di cosa andate particolarmente fieri?

F.: Sicuramente della nostra tenacia davanti agli ostacoli e della nostra continua voglia di migliorare la nostra azienda e i nostri prodotti.

B.: Francesco, tu da quanto tempo lavori in Fireforge e di cosa ti occupi specialmente?

F.: Lavoro in Fireforge fin dalla sua fondazione, mi occupo di tutto, dall’amministrazione, alla produzione alla sperimentazione e ricerca.

B.: E quale è il tuo percorso? Quali sono stati i tuoi wargame di riferimento e d’ispirazione?

F.: Sono entrato in questo mondo grazie a un amico che mi ha introdotto a Warhammer Fantasy, ero un giocatore bretoniano, ma ho provato quasi tutti i wargame usciti finora. Oggi per lo più gioco a Warhammer 40k e L’Art de la Guerre un recente wargame storico che sta avendo un grande successo.

B.: a oggi, in quanti siete a lavorare nell’azienda?

F.: Siamo in 5 più una decina di esterni.

B.: L’azienda nasce come produttrice di miniature per il wargame storico medievale, mentre ora lo sviluppo sembra orientato verso il fantasy medievale “generico”. Come spiegate questo sviluppo?

F.: Abbiamo semplicemente risposto alle richieste di molti nostri clienti che fin dal principio ci chiedevano di lanciare una nostra linea di modelli fantasy.

 

(continua)


Appuntamento alla settimana prossima per la seconda 
parte della nostra intervista con Fireforge Games


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