Intervista con Fireforge (2/3)

Continuiamo la nostra intervista con Francesco della Fireforge.

Oggi ci occuperemo del prossimo gioco fantasy: Forgotten World, della sua bellissima gamma di miniature e della campagna di crowdfunding con cui questo progetto è stato finanziato.

Nella foto in evidenza avete modo di vedere uno degli artwork presentati in occasione del lancio del progetto. Sulla pagina facebook e sul sito di Fireforge troverete altre immagini che mostrano le potenzialità dell’immaginario a sostegno di questo nuovo universo fantasy.

FORGOTTEN WORLD

B.: Prima di ritornare allo storico, quindi, parliamo un po’ del vostro ultimo progetto. Come nasce l’idea di Forgotten World?

F.: Da un’occasione, un giorno tra i tanti portfolio di artisti che ci venivano inviati, la nostra attenzione cadde su una serie di miniature ispirate ad una famosa saga fantasy. Erano di una notevole qualità che immediatamente ci ha fatto pensare “questi sono i modelli che vorremmo per il nostro fantasy”

B.: Puoi descriverci brevemente questo Mondo Dimenticato? Qual è l’ambiente nel quale si svolgeranno le battaglie che rappresenteremo sul tavolo?

F.: E’ un mondo fantasy non gotico, ma molto dark, caratterizzato da continue lotte per il potere e per la conquista delle risorse. Non c’è una fazione completamente buona, come non c’è una fazione completamente malvagia. E’ il nostro mondo in un futuro lontano, dove la tecnologia è scomparsa a causa di enormi cataclismi, dove l’umanità deve confrontarsi con un ambiente ostile e altre razze intenzionate a conquistare il dominio assoluto. Un mondo che nonostante la magia e le bestie feroci continua a combattere i problemi della nostra epoca come miseria, fame, xenofobia e molto altro ancora, diventati un’ancora che impedisce il riprendersi di uno sviluppo scientifico.

Fanteria Northmen

 

B.: Dalle foto che abbiamo visto e dall’altro materiale che avete pubblicato, le miniature sono veramente belle. In quanto a materiali utilizzati, che qualità dobbiamo attenderci? Per utilizzare un termine di paragone noto ai più, la plastica Fireforge come si porrà in relazione a quella GW? E che tipo di resina utilizzerete per gli eroi?

F.: La plastica Fireforge è esattamente la stessa usata da Games Workshop. La resina Fireforge è la stessa utilizzata per il Finecast GW. Il motivo per cui la nostra resina non presenta i difetti del Finecast sta in alcune nostre innovazioni.

B.: Quanto tempo ci vuole per disegnare un’unità di Forgotten World? Dalla concezione dei modelli fino alla definizione degli sprue?

F.: Il tempo varia a seconda del progetto ma siamo nell’ordine dei mesi.

B.: Finalmente avremo un prodotto fantasy con regole scritte in italiano e poi tradotte in altre lingue. Lo sapete che questo farà felice più di una persona? Ovviamente, però, per raggiungere una platea più ampia possibile (e abbiamo visto sul KS che la maggior parte dei vostri finanziatori vive fuori dal Belpaese) le regole devono essere tradotte in inglese. Quanto è dispendiosa in termini di risorse la traduzione di un lavoro del genere?

F.: Enormemente dispendiosa, dal punto di vista economico ci sarebbe convenuto pubblicare solo una versione inglese del manuale, ma questa volta volevamo tentare una strada diversa, sperando che non ci danneggi troppo economicamente.

B.: Quando parli di strada diversa, intendi dire che volete provare a “conquistare” la penisola?

F.: Mi sembra un termine inadatto, non abbiamo l’ambizione di conquistare mercati specifici, vogliamo però valutare l’impatto delle traduzioni sulla diffusione del gioco. Inoltre, visto che la traduzione sarà realizzata in più lingue, ci sembrava poco carino tradurre il regolamento in spagnolo, francese e cinese e non farlo in italiano.

B.: Quando possiamo attenderci il rilascio della versione completa delle regole per i finanziatori del KS?

Le beta saranno disponibili a breve, ci stiamo ancora lavorando.

B.: Qui sul nostro forum attendiamo da anni l’uscita di regole efficaci per rappresentare gli assedi. Per FW che tipo di meccaniche avete in mente? Sarà prevista la possibilità di acquistare macchine da assedio (attacco/difesa)? Le regole saranno più orientate verso il mass-battle (basette quadrate per ranghi e file) oppure sulle schermaglie (uso di basette tonde) o entrambi?

Living Dead

F.: Per l’assedio seguiremo la via tracciata dai nostri manuali nello storico che si sono dimostrati molto validi dal punto di vista della giocabilità.

B.: Debbo andare a rivedermi le regole specifiche allora! Produrrete anche macchinari d’assedio?

F.: Si, in plastica.

B.: Il progetto FW appare estremamente ambizioso (ci piace tanto anche per questo). Nelle discussioni sul nostro forum, molto spesso è emersa la constatazione che il momento attuale sembri privilegiare i board games piuttosto che i fantasy “mass battle“. È una valutazione che avete tenuto in considerazione al momento di lanciarvi nello sviluppo di FW?

F.: Sono due mercati completamente diversi, anche se condividono a volte gli stessi acquirenti. Chi in quel momento vuole un hobby wargame compra un hobby wargame chi vuole un gioco da tavolo compra un gioco da tavolo, non c’è concorrenza tra i due ambiti come non c’è concorrenza tra mercato dei videogames e mercato dei giochi da tavolo.

B.: È evidente che abbiate anche un piano di sviluppo pluriennale per questo progetto. Sul Kickstarter avete già mostrato tre razze/fazioni che usciranno in un prossimo futuro (nani, una nuova fazione umana ed elfi) e avete annunciato che queste saranno prodotte a prescindere dal fatto che venissero finanziate durante la campagna KS. Inoltre, tre fazioni (due umane) sono già disponibili (le due del KS solo in pre-ordine ovviamente) sul vostro sito. Con che periodicità pensate di proporre nuove uscite? Possiamo aspettarci ulteriori novità anche per le fazioni della scatola base?

Nani

F.: Ogni nuova uscita Fireforge viene rilasciata quando le precedenti hanno prodotto un guadagno tale da rendere sostenibile l’avvio di una nuova produzione. Ogni volta che un cliente compra Fireforge una parte del suo denaro contribuisce direttamente alle future uscite in quell’ambito. Quindi se ci saranno ottime vendite delle due attuali fazioni ne vedremo presto delle altre.

B.: Oltretutto, se non vado errato, durante il KS già avete indicato l’intenzione di tornare sulle prime razze per ampliarle una volta completato il giro con le unità base delle fazioni annunciate. Avete previsto razze particolari, mostri e altre creature, considerato che questi sono elementi di solito molto apprezzati dai giocatori fantasy? Ci sarà qualche “sorpresa” rispetto al fantasy classico?

F.: Dipende cosa uno intende per fantasy classico. Pensiamo ci sia un vuoto nel fantasy classico: tante razze, tanti tipi di mostri, non sono facilmente accessibili per wargame e giochi di ruolo. Noi vogliamo colmare questa lacuna naturalmente con la nostra idea di design più “realistico”.

B.: Quando si parla di wargame fantasy pensate che in Europa un po’ tutti siano ancora troppo attaccati al vecchio WHFB (sia come stile dei modelli sia come stile delle regole) e che sia difficile per altre aziende/autori entrare nel mercato?

F.: No affatto, anzi non è mai stato così. Pensiamo che un modello “bello” si venda in ogni caso e per quanto riguarda le regole, Saga ha dimostrato il contrario (così come molti altri regolamenti sia di storico sia di fantasy). È normale però che spesso le persone siano portate a paragonare i prodotti delle diverse case a quelli Games Workshop, sono stati e sono attualmente il top della qualità in commercio.

IL KICKSTARTER

B.: Già che siamo in tema di Forgotten World, abbiamo qualche curiosità anche in merito alla campagna di finanziamento che avete condotto sulla piattaforma KickStarter. Immagino che sia una specie di progetto in sé. Come è stata come esperienza in generale?

F.: Impegnativa, come tutte le campagne del genere.

B.: Quali sono state le maggiori difficoltà che avete incontrato?

F.: Difficoltà tecniche dovute ad alcuni cambiamenti apportati da kickstarter in corso d’opera al funzionamento delle campagne e difficoltà nel modificare i piani iniziali della campagna a seconda del suo percorso (come ad esempio offrendo più ricompense dopo averne attentamente studiato l’incidenza sui costi).

Una delle unità più richieste dal popolo del Kickstarter: la leva contadina. I modelli saranno assemblabili in due modi: una versione “rilassata” ed una “inferocita” (qui in alto).

B.: All’epoca del KS un po’ tutti sul forum ci eravamo stupiti di come i backer (ed i fondi) aumentassero lentamente rispetto a quello che abbiamo visto su altri progetti e anche rispetto a quanto ci aspettavamo noi stessi. Voi come avete vissuto l’andamento della campagna? Si è conclusa secondo le vostre aspettative o anche voi immaginavate un riscontro più positivo, soprattutto tenuto conto della qualità del progetto che avete proposto?

F.: Per noi è stato un successo che la campagna sia riuscita, onestamente non pensavamo di farcela prima di lanciare il kickstarter, siamo comunque una compagnia poco conosciuta e di piccole dimensioni anche se con un’ottima base di appassionati che dopo aver comprato i nostri prodotti hanno toccato con mano cosa abbiamo da offrire. E’ grazie a loro soprattutto se la campagna ha avuto successo.

B.: Allora siamo doppiamente contenti, visto che qui sul forum il sostegno al vostro progetto è stato particolarmente elevato e lo svolgimento della campagna ci ha provocato diverse “palpitazioni”. Pensate di tornare di nuovo su KS per lo sviluppo di Forgotten World?

F.: Kickstarter è un ottimo modo per ripagare pesanti costi d’investimento. La differenza tra i nostri kickstarter e quelli di altre compagnie sta nel fatto che noi lanceremo nuove campagne solo per finanziare prodotti per cui non abbiamo il denaro per avviare la produzione. Non saranno mai campagne “preorder” di qualcosa già pronto per uscire sul mercato.

B.: Avete già in cantiere qualche altro KS per le altre linee di prodotti? Senza entrare troppo nei dettagli, in quale area?

F.: Ci piace lavorare un passo per volta, per cui non abbiamo piani al momento.

 

(continua)


Prossimamente la terza ed ultima parte 
della nostra intervista con Fireforge Games

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