Recensione: strumenti di pittura

Mi definisco un pittore di miniature mediocre. Non che non riesca a raggiungere risultati gradevoli o soddisfacenti (almeno per me). Guardando però tante foto che circolano in rete, non riesco a togliermi di dosso la consapevolezza della mia mediocrità. Ad essa si aggiunga una lentezza esasperante. Però nessuno dei due difetti sfocia in frustrazione. Tutt’al più consapevolezza del fatto che, per raggiungere quei sospirati traguardi (gradevolezza e soddisfazione), mi occorre costanza, almeno sul lungo periodo, e tanta, tanta pazienza. Considerando che, bene o male, dipingo da almeno trent’anni, almeno queste due qualità le darei per assodate.

Mi sono chiesto, allora, quali sono i prodotti di aiuto alla pittura che mi hanno più aiutato a raggiungere l’obiettivo di avere risultati che fossero, almeno per me, appaganti. Visto che ne ho accumulati, e provati parecchi, spero troviate utile questo excursus sulla mia esperienza in ambito pittorico.

Le Cronache di Rinascita, parte seconda – Casus belli (quarta parte)

Con questo articolo ci avviciniamo alla conclusione dell’antefatto della campagna casalinga. 

I reali di Volstadt si mettono in marcia alla volta di Beauregard per assistere ai festeggiamenti in onore della nascita del primogenito dei reali bretoniani, le nozze di Amélie, la sorella del re Godefroy, e il fidanzamento (in caso di vittoria di un candidato nel torneo) di Eloisa. Liutprando che, inizialmente, doveva restare a comandare il presidio di palazzo, si unisce al corteo reale a seguito di una rovinosa caduta da cavallo del capitano della guardia. Il mellifluo e raffinato Heberardt di Bogenhafen ha chiesto di poter partire qualche giorno prima per poter ammirare e studiare la natura dell’isola.

Albrecht Volstätter riporta questi avvenimenti in prima persona, avendoli vissuti da testimone oculare. È una parte molto particolare delle sue cronache, a metà tra indagine poliziesca e resoconto degli eventi. Entriamo negli ultimi, avvincenti avvenimenti del 2217 del Calendario Imperiale che ci portano all’atto conclusivo di questo lungo preambolo.

GW Cities of Sigmar – le mie impressioni

Siamo ormai prossimi all’uscita del nuovo battletome per Age of Sigmar: le Città di Sigmar. A differenza degli altri eserciti usciti per il gioco fantasy della Games Workshop, nel caso delle Cities abbiamo avuto diritto a diversi post sulla Warhammer Community che hanno fornito (minimi) dettagli nel corso dello sviluppo del progetto ( partire dal primo articolo apparso il 5 maggio 2022) fino alla recente presentazione dell’intera gamma e l’annuncio del preordine in programma per il prossimo fine settimana della scatola di lancio. GW sembra veramente puntare moltissimo sulla nuova gamma, al punto da dedicare a questa uscita articoli quotidiani di approfondimento con il team di sviluppo per esaminare diversi aspetti relativi alle Cities: il design delle miniature, lo sviluppo della cultura e del background, l’iconografia, le regole e la pittura.

Vista la quantità di materiale a disposizione,ho deciso di lanciarmi in una specie di recensione di questo nuovo esercito. Si tratta soprattutto di pensieri in libertà che proverò a completare se mai dovessi mettere mano sul battletome. Spero che sia comunque una lettura gradita.

Le Cronache di Rinascita – parte seconda: casus belli (terza parte)

Terza e penultima parte del nostro prequel che ci porta dal 2214 al 2217 C.I. Ci siamo lasciati con la vittoria bretoniana nel torneo di Beauregard organizzato come parte delle celebrazioni del matrimonio tra Godefroy I e la sua regina Amélie. A seguito di un malore improvviso del capitano della guardia reale di Volstadt, la squadra imperiale è stata completata dal suo aiutante di campo, il giovane Liutprando, follemente innamorato della meravigliosa Eloisa, la “perla” di Beauregard e sorella adorata del re. La principessa sembrerebbe ricambiarne i sentimenti. Pur non sfigurando, Liutprando è sconfitto e, forse per la vergogna, la sera stessa diserta il banchetto di chiusura delle festività e di lui si perdono le tracce. Riprendiamo da qui la narrazione di Albrecht Volstätter.

Le Cronache di Rinascita – parte seconda: casus belli (seconda parte)

Continuiamo ad approfondire l’antefatto alla ricerca della cause dell’ostilità tra Beauregard e Volstadt. Questo articolo avrà una forma un po’ particolare: in citazione troverete la narrazione di Albrecht, mentre nel testo dell’articolo il battle report del primo torneo di Beauregard. Come ogni battle report che si rispetti, il tutto sarà corredato da un buon numero di foto, per evidenziare le gesta dei campioni scesi in campo. Per alcuni sarà stata gloria, ma per altri ignominia che dovranno pur cancellare in qualche modo, un giorno.

Buona lettura.

Le Cronache di Rinascita – parte seconda: casus belli (prima parte)

Proseguiamo con la lettura delle Cronache di Albrecht Volstätter. In questa seconda parte, ci addentriamo nelle ragioni che hanno portato due regni, in precedenza amici ed alleati, ad un’aperta ostilità. Quali possono essere le cause di un tale peggioramento nei loro rapporti? Leggete qui sotto per scoprirlo. Il nostro buon Albrecht, da consumato uomo di mondo, per rendere più “appetibili” le sue cronache cita alcuni estratti di un’opera molto conosciuta a Volstadt, che il più grande poeta che l’isola abbia mai visto, Ludwig von Ariosten, sta componendo proprio durante la guerra appena iniziata.

Il ritorno del Vecchio Mondo

Circa tre anni e mezzo dopo l’annuncio da parte di Games Workshop del ritorno del Vecchio Mondo sui tavoli da gioco, possiamo affermare con una certa fiducia che si vede una bella luce in fondo al tunnel. Nel mese di aprile, tra due articoli sulla community e uno spazio (seppur di 14 minuti + il tempo per le domande e risposte) dedicato durante il Warhammer Fest, abbiamo ricevuto tante, ma veramente tante informazioni. E ammirato i primi due nuovi modelli. Dipinti, per giunta!

Personalmente ho tanti motivi per essere ottimista e contento di tutto quello che ho visto finora. In questo articolo vi spiego perché.

Le Cronache di Rinascita – Parte prima: Dedica e Nascita dei Regni

Lo scorso fine settimana, mentre passeggiavo tra le bancarelle del mercato degli antiquari della Place du Sablon, la mia attenzione è stata attratta da un vecchio tomo, dal cuoio scolorito e dalle pagine ingiallite. Ho iniziato a sfogliarlo delicatamente e, seppur a fatica, a tradurne il titolo. Avevo di fronte ai miei occhi le Cronache dell’Isola di Rinascita di Albrecht Volstätter! Superata la sorpresa, ho acquistato il manoscritto e, tornato a casa, per il vostro e il mio piacere, ho cominciato a tradurlo. Pubblicherò un po’ alla volta gli estratti più importanti. Vi chiedo fin d’ora di scusare eventuali errori di traduzione o di “interpretazione” del testo originario. Qualora l’estratto sia stato decontestualizzato, introdurrò alcune note a corredo per facilitarne la comprensione. Buona lettura.

Organizzare una campagna: portare in vita il mondo immaginato

Abbiamo scelto le regole, creato la mappa e delineato il contesto storico e territoriale nel quale si svolge la campagna. Ora bisogna “darle vita”. È giunto il momento di selezionare le armate e, soprattutto i protagonisti di questa saga.

Nell’articolo nel quale vi ho spiegato come abbiamo generato la mappa, ho già affrontato l’argomento “toponomastica”, parlando dei nomi dei vari insediamenti e del modo in cui li abbiamo generati. Nell’intervista con il nostro mitico Albrecht Volstätter vi ho anche illustrato le storie che abbiamo inventato per spiegarne le ragioni della fondazione e l’origini delle loro denominazioni. In effetti, diversi metodi possono essere utilizzati: dalla generazione puramente casuale, utilizzando le specifiche tabelle contenute nel manuale di Mighty Empires o altro simile generatore di nomi, fino ad una scelta completamente deliberata, sulla base delle proprie conoscenze e preferenze.

Parla con me: come si diventa cronicista di una campagna

Stiamo per entrare nel vivo della campagna.

Una delle cose per me più divertenti e maggiormente coinvolgenti del wargame fantasy è la possibilità di raccontare nuove storie epiche. Nel caso di una campagna queste storie sono persino più epiche di quelle che possiamo vivere nel caso di battaglie campali o di campagne ad albero! E allora, scriverne le cronache diventa ancor più stimolante, perché in questo modo resta una traccia che va oltre il gioco e permette ai partecipanti di tornarci sopra nel tempo per celebrare le loro gesta e rammentarsi della gloria (o del ridicolo) di cui si sono coperti. Per fare questo, però, è necessario che qualcuno dei partecipanti si faccia carico di mettere per iscritto lo svolgimento della campagna.

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